Lukaku evita lo spettro dei rigori per l’Inter, Fiorentina eliminata, sarà derby col Milan ai quarti

Un’infinità di occasioni gigantesche sciupate da parte dei suoi compagni di reparto Lautaro e Sanchez, ma anche da parte di Skriniar e il subentrato Hakimi. Contro la Fiorentina, nei tempi supplementari (dopo l’1-1 maturato nei 90′) l’ha risolta lui, Romelu Lukaku, con il gol numero 51 in appena 73 presenze con la maglia dell’Inter. Un gol di testa, potente ma abbastanza centrale sul traversone di Nicolò Barella, per bucare la porta difesa da Terracciano e staccare il biglietto per i quarti di Coppa Italia.

Prandelli nel complesso ha di che essere soddisfatto. La sua Fiorentina evita la capitolazione nei tempi regolamentari e fa registrare una crescita importante in alcuni singoli, in particolare nella ripresa. Martinez Quarta si conferma ottimo acquisto in cerca di minutaggio e si ritaglierà il proprio spazio, poi ottimismo per Bonaventura che ha mostrato una buona condizione fisica e pericolosità in progressione, convincendo esattamente come Castrovilli.

All’Artemio Franchi di Firenze cambi dell’ultimo minuto per i due allenatori: fuori Valero e dentro proprio Bonaventura per Prandelli, mentre Sensi rimedia l’ennesimo infortunio nel riscaldamento prepartita, favorendo l’avvicendamento dal primo minuto di Vidal (autore dell’1-0 dal dischetto).

L’Inter fa la partita nel primo tempo, ma Lautaro divora occasioni sottoporta che non può permettersi di sbagliare. Bene anche in fase offensiva Skriniar che ci prende gusto dopo il gol alla Roma in campionato, ma Conte è poi costretto ad affidarsi al solito De Vrij che rileva lo slovacco già ammonito e nervoso. Hakimi entrerà nella seconda frazione come un treno, collezionando diverse palle gol con pochissimi minuti a disposizione. Eriksen nel ruolo di play basso non si mette in risalto, anzi, non ha la fisicità necessaria per difendere certi palloni che sono andati persi.

Massa aiutato dal Var

Insufficiente la direzione di gara di Massa, letteralmente salvato dal VAR su alcune decisioni che avrebbero cambiato la storia della partita. Il fischietto di gara non interviene subito sul pestone in area di Terracciano ai danni di Sanchez, l’errore viene poi fatto notare dal silent check e la chiamata viene dunque corretta. Dagli undici metri il cileno Arturo Vidal si incarica della battuta spiazzando l’estremo difensore.

Passa un minuto e Massa fischia senza esitare un’altro rigore a parti invertite. La review davanti agli schermi evidenzia ancora una volta l’errore di giudizio sull’intervento pulitissimo di Skriniar su Kouamè: Massa torna così sui suoi passi e lascia correre. Evidente la stizza di Prandelli dall’area tecnica viola.

Kouamè risponde a Vidal

I padroni di casa tornano in carreggiata nella ripresa, che comincia subito con l’errore di Lautaro a due passi dalla linea di porta. Gol sbagliato, gol subito: la regola si ripete ed ecco arrivare il pareggio firmato da Kouamè.

Difesa dilettantistica quella neroazzurra nell’occasione, con Ranocchia e compagni in grave difficoltà nel disimpegno sulla rovesciata sporcata di Martinez Quarta; ne approfitta l’attaccante viola che calcia e trasforma di destro dal limite in situazione di mischia in area. Responsabilità enormi da parte di Lautaro (che sbaglia un gol fatto) e dell’intero reparto difensivo.

Cala il ritmo. Conte inserisce De Vrij e Hakimi togliendo Skriniar e l’ottimo Ashley Young, ma soprattutto entra Lukaku togliendo il posto a Lautaro. In un lampo cambiano i valori in campo grazie alla panchina lunga. Hakimi sfiora il palo, poi ancora Sanchez mette fuori il rasoterra piazzato da Perisic a un metro dalla porta. A pochi minuti dal triplice fischio la conclusione lontana di Bonaventura è smanacciata da Handanovic. Si va ai supplementari.

LUKAKU DECIDE ALL’ULTIMO RESPIRO- In extra time ancora palle gol sprecate dai meneghini. Prandelli inserisce Callejon al posto di Kouamè, ma le carte in tavola cambiano poco. Minuto 100′ e sul cross di Hakimi piomba la testa di Alexis Sanchez che non riesce a battezzare l’angolo: conclusione centrale sui guantoni di Terracciano.

Lukaku fa i preparativi del gol ma anche il belga spreca dando l’impressione di una porta stregata per gli ospiti. Il bomber nerazzurro riesce a far tirare a tutti i suoi compagni un sospiro di sollievo infilando in porta il pallone del 2-1 quando manca un solo minuto alla fine.

DUE DERBY DI FUOCO- Adesso ci sono due derby importantissimi da preparare al meglio. Il gol qualificazione scaccia via lo spettro dei calci di rigore per l’Inter, ma a tre giorni dal big match di campionato contro la Juventus Antonio Conte è stato ugualmente costretto a usufruire dei suoi titolari per acciuffare il risultato. Restando in ottica Coppa Italia, sarà derby della Madonnina ai quarti di finale contro il Milan di Stefano Pioli. I rossoneri si sono qualificati dopo aver battuto il Torino nella lotteria dei rigori, e una vittoria in gara secca varrebbe la semifinale. Ma la testa, per i giocatori dell’Inter, torna immediatamente al campionato: il derby d’Italia incombe…

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