Il Real non muore mai: Rodrygo e Benzema firmano la rimonta sul City, ora la finale contro il Liverpool

“Pronti per la quattordicesima” recita uno dei moltissimi striscioni esposti al Santiago Bernabeu. Il ritorno della semifinale di Champions League, Real Madrid-Manchester City, testimonia ancora una volta il DNA europeo dei 13 volte Campioni d’Europa. Un club così grande e abituato a sfide del genere non esce mai sconfitto sino a quando non è il fischio finale a decretarlo.

È così allora che Guardiola e soci dovranno mangiarsi le mani per molte notti di seguito dopo aver sciupato un’occasione più unica che rara. Le merengues riescono per la terza volta consecutiva (dopo aver eliminato nientemeno che PSG e Chelsea) nell’impresa di ribaltare un risultato sfavorevole e per di più nei minuti finali, quando tutti ormai li davano per spacciati.

Benzema, l’uomo di ghiaccio

Quando le cose si mettono male fa sempre la differenza con la propria classe e qualità sopraffine. La copertina di una serata magica è tutta per Karim “The Dream” Benzema, a pari merito con il 21enne Rodrygo, primo marcatore nella storia della Champions a mettere a segno una doppietta tra l’89’ e il 91′.

Ultimo ma non ultimo Thibaut Courtois, assolutamente determinante in più di un paio di interventi: già in apertura il belga ci mette le manone a tu per tu con Bernardo Silva, evitando il capitombolo nei primi minuti. La respinta sulla botta potente da fuori di Foden al 39′ toglie il fiato al Bernabeu, teso più che mai nell’intervallo di una partita profondamente diversa rispetto a quella vista all’andata.

Il City colleziona le occasioni migliori ed è avanti nel risultato, mentre al rientro dagli spogliatoi Vinicius si divora un gol a porta vuota. Il mondo sembra crollare adosso ai blancos a un quarto d’ora dalla fine: Mahrez sigla l’1-0, portando il risultato aggregato sul 3-5. Al pari di De Bruyne, Bernardo Silva dimostra di essere fra i centrocampisti più in forma al mondo, con l’assist dalla lunetta che consente la conclusione diagonale vincente dell’ex Leicester.

Supplementari di fuoco

Nulla lascia presagire i supplementari, quando ecco che accade l’impensabile. Nel giro di un minuto Courtois salva ancora il parziale sul mezzo esterno potentissimo di Cancelo dalla distanza e (nell’azione successiva) Mendy spazza via sulla linea il pallone non depositato in rete per un soffio da Grealish.

Nel momento peggiore, a un passo dalla seconda finale consecutiva per Guardiola, arriva la zampata di Rodrygo sull’assist di Benzema per l’1-1. La squadra inglese non capisce più nulla mentre i minuti di recupero comandati sono sei. Visibilio generale un minuto più tardi per il 2-1 che ha dell’incredibile: cross di Carvajal spizzato da Asensio e colpo di testa che si insacca ancora una volta per merito di Rodrygo.

Il punteggio complessivo di 5-5 costringe il City (precedentemente in vantaggio) ai tempi supplementari. Extra time stregati per Guardiola, perché nel giro di un minuto l’atterraggio in area di Ruben Dias su Benzema costa il calcio di rigore: il franco-algerino è glaciale dal dischetto e spiazza Ederson con la facilità di cui solo i campioni veri sono capaci.

A questo punto, semplicemente il City non c’è più. L’ultima palla gol colta dai citizens arriva al 105′ sul colpo di testa pericoloso di Foden (ben servito da Cancelo), ma Courtois mette fuori con le unghie.

PEP VS CARLO, NOTTE INDIMENTICABILE- Allo scadere del tempo Guardiola appare vittima di un sortilegio malefico, mentre Ancelotti (primo allenatore della storia a giocarsi cinque finali) prova l’effetto di un autentico incantesimo. Quello di una squadra capace di rimonte incredibili, trascinata da un campione come Benzema, autore al pari di Cristiano Ronaldo di 10 reti nella sola fase a elminazione diretta (15 totali). Di una società capace di pescare in anticipo i campioni del futuro, da Camavinga al 2001 Rodrygo, prelevato per 45 milioni dal Santos nel 2018 quando era ancora diciassettenne.

Comunque andrà, è stata l’edizione dei record per la Champions League e lo stesso Real Madrid. Gli spagnoli affronteranno un’altra squadra inglese, il Liverpool di Klopp, autore a sua volta di una rimonta in casa del Villarreal. Comunque andrà, sarà una grandissima finale.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: